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6 dicembre 2011

Ogni tanto qualche bella notizia

Da Zonanove di novembre 2011 una bella lettera del Consigliere Antonella Loconsolo

Da quando sono in CdZ scrivo più raramente su “Zona Nove”, ma questa storia ve la voglio proprio raccontare, perché la dice lunga sulla nuova amministrazione e sul suo modo di lavorare. Un mese fa circa, preparandomi a un incontro con le assessore Castellano e Guida sul tema dell’edilizia scolastica in zona 9, ho lanciato un appello a una delle mailing list di genitori ed insegnanti della zona, per avere notizie e aggiornamenti sullo stato dell’arte.
Un genitore, R., mi ha risposto sulla mail personale, segnalandomi con timidezza e, quasi, con esitazione, il caso della sua bimba. Iscritta alla scuola elementare di via Pianell, recentemente ristrutturata, la bimba è affetta da sordità grave e soffre moltissimo a stare tante ore nelle aule di quella scuola, che dal punto di vista dell’acustica sono disastrose.
“Mia moglie e io siamo costretti a lasciarla a scuola meno del dovuto, perché altrimenti si stanca troppo - mi scriveva questo papà -. Il riverbero sonoro amplificato dagli apparecchi acustici è per lei veramente difficile da sopportare. Ho chiesto molte volte un intervento di insonorizzazione dell’aula negli scorsi anni, ma non ho mai avuto risposta. Ho fatto eseguire preventivi e valutazioni, ho qui tutto il materiale pronto, ma la mia bimba è arrivata in quarta senza che questo grave disagio fosse risolto.”
Così, tra i mille problemi, grandi, a volte enormi, della scuola pubblica in zona 9, non ho mancato di segnalare questo caso, durante quell’incontro in Comune. Considerata però la sfilza di appelli al fatto che le casse comunali sono vuote, tra me e me ho pensato: “No trips for cats”. Invece, pochi giorni dopo, R. ha ricevuto una mail dagli uffici dell’assessorato, in cui si chiedeva di inoltrare la documentazione già più volte presentata.
Detto fatto, lunedì 21 sono arrivati gli operai: al momento dell’uscita del giornale l’intervento sarà concluso. E una bimba andrà a scuola più felice. Non si tratta di una cifra da capogiro, eppure proprio questo rende più inspiegabile il motivo di tanto ritardo in un intervento così importante.
La sensibilità è cambiata, decisamente. Quell’aula aiuterà questa bambina a concludere più felicemente il suo percorso nella scuola elementare, reso più difficile dal fatto di avere una forma di disabilità, ma resterà poi a patrimonio della scuola, per qualche altro bambino fragile, anche se non necessariamente dal punto di vista uditivo, che sarà sicuramente facilitato dal fatto di lavorare in un ambiente meno rumoroso.
“Ho messo in fresco lo spumante - mi scrive R. - è quasi l’ora di stapparlo!” Spero di berlo davanti alla porta dell’aula assieme a questa famiglia che non si arrende. Sotto le mail di questo papà compare una frase: “… ed io avrò cura di te”. Lo fanno lui e sua moglie, nei confronti della loro bambina. Lo ha fatto stavolta Milano, nei confronti di una piccola cittadina.
Antonella Loconsolo

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