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21 luglio 2017

Sigillata la scuola Pavoni di via Crespi, chiusa per amianto

Dopo lo sgombero di lunedì 1o luglio della scuola media di via Crespi, abbandonata dopo la chiusura per amianto nell'estate del 2015, l'amministrazione cittadina corre ai ripari e avvia i lavori per sigillare l'edificio.
L'edificio era diventato rifugio di una settantina di disperati che probabilmente ignoravano di occupare un edificio inquinato e pericoloso per la salute [clicca qui]. Due giorni dopo lo sgombero, associazioni e comitati locali hanno consegnato all'Amministrazione 1005 firme raccolte nel giro di pochi giorni per chiedere l'avvio dell'iter di riqualificazione della struttura e la riconsegna al quartiere, procedendo anche per lotti, a cominciare ad esempio dalla palestra.
Un'iniziativa dal basso resasi necessaria poiché la maggioranza che governa il Municipio 9 non ha inserito la ristrutturazione della scuola tra le priorità dell'anno in corso, con la conseguenza che la riqualificazione dell'edificio non è stata prevista a bilancio dal Comune.  Nel mese di giugno scorso, il Comune ha annunciato l'approvazione del progetto della prima scuola in legno di Milano [clicca qui] che verrà costruita negli spazi della scuola media Cardarelli di via Strozzi, anch'essa chiusa per amianto nell'estate del 2013 [clicca qui], più volte occupata, infine abbattuta. Un'esperienza che potrebbe essere riproposta per la Pavoni?

Di seguito il comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune di Milano a seguito dell'avvio dei lavori di messa in sicurezza dell'edificio:


Milano, 21 luglio 2017 – Avvio al completamento della messa in sicurezza della scuola di via Crespi 40, in modo da evitare in futuro episodi di intrusioni abusive e danneggiamenti così come si sono verificati in passato.

I ponteggi sono già montati, ed entro la fine di luglio verranno sigillate tutte le finestre dei piani terra e primo con lamiere saldate su un telaio in acciaio. I lavori, per i quali è stata stanziata la somma di 160mila euro, verranno eseguiti in regime di “somma urgenza”, strumento amministrativo che, nei casi in cui si verifichino seri rischi per la salute e l'incolumità pubblica, permette l’esecuzione immediata. In questo caso specifico, la decisione è stata presa a seguito dell’ultimo sgombero di occupanti abusivi, avvenuto il 10 luglio, e alla successiva delibera di Giunta appena approvata.

Nei mesi scorsi l’Amministrazione era già intervenuta più volte sull’edificio al momento non utilizzato del Municipio 9, sbarrando gli accessi al piano terra e interrompendo la fornitura dell’energia elettrica e dell’acqua come provvedimenti deterrenti rispetto alle occupazioni, che però si sono comunque ripetute. L’ultimo intervento che resta da attuare per impedire definitivamente ogni possibilità di intrusione è, appunto, quello che sigilla anche le finestre.

Per la scuola, chiusa nel dicembre 2015 [la scuola fu chiusa nell'estate del 2015, ndr] per la presenza di amianto, esiste già un progetto di bonifica e ristrutturazione che sta seguendo il regolare iter amministrativo per poter essere realizzato.

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