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26 gennaio 2012

Terremoto a Milano: Rassegna stampa

da La Repubblica - Milano 
La scossa è durata una decina di secondi, divisa in due momenti che sono stati distintamente avvertiti.
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Diversi istituti scolastici, di diverso ordine e grado, hanno autonomamente deciso di far uscire i bambini e i ragazzi a scopo precauzionale, per poi farli rientrare. In una dozzina di casi la polizia locale ha inviato pattuglie per aiutare gli insegnanti nelle operazioni di evacuazione e di rientro.
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Una delle tre scuole del Comune di Milano su cui vigili del fuoco e tecnici hanno effettuato approfondimenti in seguito alla scossa è risultata inagibile. Dopo le verifiche, le scuole di via Sant'Orsola (296 alunni) e via Ariberto (nido 66 bambini, materna 65, elementare 441) sono state dichiarate agibili e riapriranno domani, mentre per l'edificio di via Ugo Pisa (elementare 343 alunni, media 156) i tecnici comunali hanno confermato l'inagibilità stabilita dai vigili del fuoco: la scuola rimarrà perciò chiusa giovedì e venerdì.
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In un istituto tecnico in via Bistolfi a Milano una ragazza di 15 anni è stata colta da una crisi isterica di panico ed è stata poi portata all'ospedale Macedonio Melloni.
In una scuola di San Giuliano Milanese, invece, una donna di 55 anni che stava correndo fuori dall'edificio è inciampata ed è stata medicata all'ospedale di San Donato.
Nella scuola dell’infanzia di via Affori 21 è stata dichiarata inagibile un’aula, mentre nella primaria di piazza Sicilia sono inagibili un’aula e un ascensore.
Una «forte» scossa come la definiscono i vigili del fuoco che alle 9.07 sono stati bersagliati dalle telefonate di richiesta di intervento. In un quarto d'ora al 115 sono arrivate 135 telefonate, lievitate a circa 300 nell'arco di un'ora. E la maggior parte da parte delle scuole.
I dirigenti scolastici, coscienti di avere sulla testa strutture non troppo resistenti e sulle spalle la responsabilità di migliaia di bambini, hanno chiesto in diversi casi l'occhio esperto dei pompieri.
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Le mamme che abitano nei pressi degli istituti dopo aver visto dondolare lampadari, sbattere le porte e ballare la terra sotto i piedi si sono allungate fino alle scuole per verificare che fosse tutto a posto, chiedendosi cosa devono le scuole in un caso del genere. Già, perchè di cellulare in cellulare rimbalzavano le decisioni delle varie scuole. Là sono tutti sul marciapiede, in quell'altra li mandano a casa, qui restano tutti in classe. Ogni scuola ha deciso in autonomia il da farsi. Molte classi sono state fatte evacuare. Altre no.
L'assessorato all'Educazione e Istruzione comunica che la situazione degli istituti cittadini e è "sotto controllo". La vicesindaco e assessore all'Educazione Maria Grazia Guida si è messa subito in contatto con il direttore dell'Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Petralia, con il quale sta coordinando il monitoraggio delle operazioni. Tutti gli uffici tecnici dell'Edilizia scolastica e del settore Educazione del Comune di Milano sono stati attivati. I dirigenti scolastici sono stati allertati, con l'indicazione di seguire le procedure che prevedono, come primo punto, la messa in sicurezza dei bambini. Per questo alcuni istituti sono stati evacuati temporaneamente e a scopo precauzionale. Tutte le scuole, oltre 400 istituti, sono oggetto di sopralluogo da parte dei tecnici comunali e dei Vigili del Fuoco, in stretta collaborazione con l'assessorato ai Lavori pubblici e la Protezione civile.

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