Dopo 19 anni dalla 
istituzione dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica [clicca qui] lo scorso 22 aprile il Ministero dell’Istruzione ha fatto ancora 
una volta marcia indietro rimandando la pubblicazione dei dati in 
proprio possesso.
La
 motivazione? Il mancato invio al Miur dei dati da parte di 6 regioni 
(Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna). 
Il
 Miur è obbligato a rendere pubblici i dati sullo stato degli edifici 
scolastici pubblici secondo quanto previsto dal TAR del Lazio (sentenza n.03014/2014) e dal Consiglio di Stato (Ordinanza 1 agosto 2014), grazie
 ai ricorsi dell’Associazione Cittadinanzattiva contro le mancate 
precedenti pubblicazioni [clicca qui].
Cittadinanzattiva
 ha deciso di lanciare una raccolta di firme per la pubblicazione dei dati 
dell’Anagrafe nazionale dell’Edilizia Scolastica entro e non oltre il 30
 giugno 2015 che vi invitiamo a firmare [clicca qui]:
-
 perché è sempre più urgente che le famiglie e i singoli cittadini 
possano conoscere il reale stato di ogni scuola per sicurezza, qualità, 
accessibilità, eco sostenibilità, ecc. e regolarsi di conseguenza;
-
 perché è uno strumento indispensabile di programmazione degli 
interventi sulla base di criteri oggettivi e di urgenza e che anche per i
 prossimi investimenti non si possa prescindere da essa, pena il rischio
 di sprechi, di interventi secondari o inutili;
-
 perché, infine, dopo tante promesse e tanti rinvii non crediamo più che
 si voglia davvero far venire alla luce questi dati ed ancor meno che lo
 si voglia e possa fare entro il mese di giugno.
Lettera a
Ministro Stefania Giannini
Sottosegretario di Stato Davide Faraone
Basta rinvii! Vogliamo l’anagrafe dell’edilizia scolastica entro giugno 2015 per una scuola sicura!

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