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6 dicembre 2013

La ministra Carrozza risponde all'insegnante del Liceo Dettori dopo il crollo di un'aula

Sil­via Mar­telli, inse­gnate del liceo clas­sico “Det­tori” di Cagliari, si era rivolta, dopo il crollo del soffitto di un'aula, alla mini­stra Maria Chiara Carrozza attra­verso una let­tera [clicca qui].

[Intanto ecco un altro crollo, questa volta all'ITIS Vittorio Emanuele III di Palermo: stanchi di avere paura nelle nostre scuole! clicca qui]

Cara Sil­via,
provo a non delu­derla. Innan­zi­tutto tra­mite que­sta rispo­sta vor­rei far arri­vare a lei, all’insegnante rima­sta ferita e a tutto il Liceo «Det­tori» di Cagliari la mia più sin­cera e pro­fonda soli­da­rietà per quanto acca­duto, come ho avuto modo di fare par­lando con la vostra diri­gente sco­la­stica il giorno stesso in cui si è veri­fi­cato il crollo.
Ha ragione. Ce lo ha ricor­dato anche il pre­si­dente Napo­li­tano alla ceri­mo­nia di inau­gu­razione dell’anno sco­la­stico: la nostra scuola «negli ultimi anni ha sof­ferto di incom­pren­sioni e mio­pie, di rifiuti e tagli alla cieca». E ci vor­ranno tempo, visione e risorse per rime­diare a quelle ferite. Noi abbiamo ini­ziato a farlo, lo dico con orgo­glio, e sim­bo­li­ca­mente abbiamo voluto ini­ziare pro­prio dall’edilizia sco­la­stica. Già nel Decreto del Fare il governo Letta ha pre­vi­sto uno stan­zia­mento di 450 milioni di euro, 150 dei quali sono già stati asse­gnati. Con il decreto L’istruzione riparte abbiamo pro­se­guito su quella trac­cia pre­ve­dendo la pos­si­bi­lità per le Regioni di con­trarre mutui tren­ten­nali a tassi age­vo­lati con la Banca Euro­pea per gli Inve­sti­menti, la Banca di Svi­luppo del Con­si­glio d’Europa, la Cassa depo­siti e pre­stiti o con isti­tuti ban­cari. Inol­tre abbiamo lavo­rato per inten­si­fi­care i rap­porti con gli enti locali, per sem­pli­fi­care le nor­ma­tive e con­sen­tire di spen­dere le risorse in tempi più rapidi.
La sto­ria del suo liceo mostra che abbiamo ancora davanti un cam­mino da per­cor­rere, che non tutto è risolto, ma voglio assi­cu­rare a lei, ai suoi col­le­ghi, alle ragazze e ai ragazzi che vanno a scuola ogni mat­tina il mio mas­simo impe­gno per far sì che non cali l’attenzione del governo su que­sto tema. E più in gene­rale sulla scuola. Con il decreto Istru­zione appro­vato dal Par­la­mento a ini­zio novem­bre è stata avviata final­mente una vera inver­sione di ten­denza, immet­tendo nuove risorse e rial­lac­ciando il filo di un rap­porto ormai sfi­brato tra la scuola e il governo. Ser­vi­ranno altre risorse e com­bat­terò per otte­nerle. Allo stesso tempo biso­gnerà, e la sua let­tera lo testi­mo­nia, sanare le ferite inferte non solo dai tagli, ma anche da una visione poli­tica e sociale che ha tra­scu­rato il valore dell’istruzione, ha mar­gi­na­liz­zato la scuola anche nel dibat­tito cul­tu­rale. Vogliamo rimet­tere al cen­tro dell’agenda del nostro Paese la neces­sità di tor­nare a pen­sare all’educazione come l’energia prin­ci­pale del futuro, il miglior inve­sti­mento pos­si­bile, la chiave per rilan­ciare il lavoro e l’occupazione. E il luogo dove si for­mano le coscienze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, per­ché diven­tino buoni cit­ta­dini e menti libere.
Maria Chiara Car­rozzamini­stra dell’Istruzione Uni­ver­sità e Ricerca
(pubblicata dal quotidiano il manifesto del 6 dicembre 2013)

1 commento:

  1. Quando il prossimo crollo? Dove?
    Maria - insegnante elementare

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