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3 settembre 2015

Anche a scuola si muore per amianto

E’ opinione diffusa che le morti per amianto (asbesto) siano riconducibili esclusivamente a particolari attività (ad esempio la cantieristica navale o l’industria del cemento amianto) o a determinate località (Casale Monferrato, …).
Non è così. I soggetti coinvolti per motivi professionali dalle malattie correlate all’amianto appartengono ad un ampio ventaglio di attività economiche, alcune insospettabili. L’elenco, estremamente variegato e frazionato, vede la presenza di numerosi ambiti produttivi nei quali l’esposizione all’amianto è avvenuta per la presenza del materiale nel luogo di lavoro e non per uso diretto.
Per approfondire il tema ci avvaliamo del Registro Nazionale dei Mesoteliomi [clicca qui], un sistema di sorveglianza epidemiologica curato dall’Inail, istituito ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 308 del 2002 [clicca qui], il cui obiettivo è identificare le modalità di esposizione all’amianto dei soggetti ammalati di mesotelioma.
Il mesotelioma è un tumore maligno correlato all'esposizione alle fibre disperse nell’aria dell'amianto. Ha una latenza temporale particolarmente elevata – quindici / quarantacinque anni - e un decorso di uno/due anni. E' considerato un tumore raro ed è particolarmente infausto.
I dati del Registro (ad oggi è disponibile il quarto rapporto edizione 2012) mostrano alcuni aspetti di particolare interesse. Apprendiamo, ad esempio, che sono stati riscontrati casi di soggetti ammalati per un’esposizione avvenuta inconsapevolmente per la presenza non nota di amianto o prodotti in amianto in luoghi di lavoro spesso aperti al pubblico: pubblica amministrazione, sanità, banche, poste e assicurazioni  e, dato particolarmente interessante per noi, istruzione.
Sono, in quest’ultimo caso, persone che hanno lavorato nell’ambito degli edifici scolastici. Secondo il Registro Nazionale dei Mesotelioma del 2012, nell’arco del periodo 1993-2008 sono state 41 le persone decedute a causa delle malattie causate dall’amianto. Di queste, 25 sono uomini e 16 donne. “Si tratta – si legge nel rapporto - di insegnanti elementari; professori di scuola secondaria superiore; tecnici chimici; bidelli ed assimilati. Il personale docente e non docente di scuole di vario ordine e grado ha potuto subire un’esposizione ambientale, in qualche caso rilevante, ad amianto, presente sulle o nelle strutture edilizie (amianto spruzzato in palestre, pannellature in amianto, coibentazioni di tubazioni) soggette ad usura e/o oggetto di interventi di manutenzione come risulta dai censimenti degli usi di amianto nelle strutture pubbliche. Cartoni e tessuti di amianto potevano essere utilizzati in laboratori tecnici e artigianali. Il DAS in polvere conteneva un’alta percentuale in peso di amianto della varietà crisotilo. Questo prodotto non ha più contenuto amianto da quando è stato commercializzato sotto forma di panetto premiscelato e pronto all’uso.” [cfr. pag 141 del Rapporto].
Le regioni maggiormente coinvolte sono Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana. Mediamente il tumore è stato diagnosticato a 64 anni, 35 gli anni di latenza del male.
Considerando il periodo di osservazione (1993-2008) e i soggetti colpiti dalla malattia per motivo professionale (oltre 12 mila), la percentuale di lavoratori del comparto istruzione appare esigua, quasi insignificante. Ma occorre tenere conto di altri fattori non trascurabili:

- è stato stimato intorno a 1/1 il rapporto fra casi di mesotelioma e casi di tumore asbesto correlato: ovvero per ogni caso di decesso dovuto a mesotelioma un modello statistico rileva un decesso per tumore di altro genere correlato all’amianto [cfr. pag 20 del Rapporto];

- i dati del Rapporto fanno riferimento esclusivamente al personale del comparto scolastico, non agli studenti che trascorrono gran parte della loro giornata all’interno degli edifici scolastici (pensiamo agli scolari a tempo pieno delle elementari) e per i quali non esistono statistiche.

A breve dovrebbe essere pubblicato il quinto rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi. Sarà nostra cura pubblicarne le evidenze.

Il Registro Nazionale dei Mesoteliomi - quarto rapporto 2012: [clicca qui]

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