E’ di un paio di settimane fa l’ultima emergenza
della scuola media Cassinis di via Hermada a Niguarda: storia di un
edificio degli anni ’60, un prefabbricato destinato a stare in piedi 20
anni e che ne ha già 50, e che dopo aver ospitato generazioni di
studenti da tempo ha iniziato a dare segni di cedimento. Dai guasti al
riscaldamento agli allagamenti, fino al cedimento dei controsoffitti,
pian piano l’edificio ha iniziato ad autodemolirsi in attesa di un
intervento umano ‘sostanziale’ che non è mai arrivato. Quello che è
finalmente arrivato però, è la notizia che la struttura verrà abbattuta e
ricostruita: mercoledì sera, nel corso di un incontro coi genitori
degli studenti dell’istituto, il Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris ha
dichiarato che “la scuola sarà abbattuta e ricostruita” in quanto non ha
più senso fare rattoppi qua e là, anche da un punto di vista economico.
Giubilo, quindi, per le sorti future della scuola, ma anche molta
preoccupazione per le famiglie degli alunni che a settembre verranno
trasferiti in altre sedi, che saranno individuate attraverso un percorso
condiviso tra l’assessore all’istruzione Francesco Cappelli e i
rappresentanti dei genitori, della scuola, e del CdZ9. Come abbiamo
spiegato nell’ultimo aggiornamento a riguardo, le scuole della zona che
avrebbero potuto svolgere la funzione di istituti-ponte nei tre anni
circa che realisticamente occorreranno per abbattere e ricostruire la
Cassinis sono state affittate dalla precedente amministrazione ad alcuni
istituti privati, quindi trovare una soluzione non sarà facile. Ma
l’importante è che il tempo di rimandare è finito: le procedure per il
bando di abbattimento sono già partite, e gli alunni non passeranno un
altro inverno nella malconcia struttura dove adesso si svolgono le
lezioni.
“Adesso però occorre pensare al futuro: bisogna sistemare i ragazzi per
fargli vivere senza grandi disagi questo periodo, per non danneggiare la
scuola come istituto, per non perdere iscritti, per conservare quel bel
progetto educativo che per Niguarda è fondamentale” dice in proposito
Antonella Loconsolo, vice presidente del Consiglio di Zona 9 e
Presidente della commissione Educazione. “Mi sono commossa a sentire una
mamma che, faticando un po' a parlare, ha detto: "Mia figlia non
entrerà nella nuova scuola, ma sono contenta per i ragazzi che
verranno". In realtà anche sua figlia entrerà: la palestra e gli spazi
comuni della nuova Cassinis saranno concepiti proprio per un utilizzo da
parte dei cittadini. Sono certa che tutti, anziani, genitori e figli
potranno godersi una bella palestra, un luogo di cultura e di
aggregazione nel cuore del quartiere”.
I lavori di ricostruzione costeranno circa 11 milioni di euro e
dureranno dai due ai tre anni: due o tre anni di disagi, che regaleranno
finalmente al quartiere una scuola nuova, quella che tutti coloro che
si sono spesi per la Cassinis aspettavano da tempo.
A.Pozzi (da ChiamaMilano notiziario 528 del 08-03-2013)
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