Lunedi
14 settembre 2015 la campanella del primo giorno di scuola è suonata
anche all’Aquila. Nella città abruzzese, a sei anni dal terremoto, circa
6 mila studenti di 25 istituti
scolastici sono ancora nei MUSP, i Moduli ad Uso Scolastico
Provvisorio. I MUSP sono dei container utilizzati in sostituzione degli
edifici scolastici danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009. I 33 moduli,
realizzati in città e in alcuni comuni della provincia per garantire il normale proseguimento delle attività
didattiche, in attesa della ricostruzione delle scuole danneggiate o
distrutte dal sisma, da provvisori sembrano diventati permanenti. E dopo
sei anni, mostrano ormai i segni del tempo: avvallamenti
dovuti al peso della neve, aerazione non adeguata, problemi al sistema
fognario, … . E per la manutenzione il Comune sta spendendo migliaia di
euro.
Sembra
incredibile, ma ad oggi nessun istituto scolastico è stato ricostruito
all’Aquila. Se teniamo conto dei sei anni già trascorsi e del fatto che
per costruire ex novo un
edificio scolastico ci vogliano mediamente 3/4 anni, se ne conclude che
un’intera generazione di studenti aquilani avrà concluso il percorso
dell’obbligo scolastico senza aver mai frequentato una “vera” scuola, un
edificio scolastico con strutture adeguate.
La ricostruzione degli edifici scolastici a l’Aquila è ancora ad una fase iniziale. I fondi sono già disponibili.
"Sono arrivati solo a metà 2013 e quindi fino ad allora, per legge, non potevamo fare nessun progetto", ha dichiarato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente interpellato dall'ANSA -
A breve dovrebbero cominciare i lavori in due scuole, per le altre
spero entro fine anno e l'inizio del prossimo. Purtroppo la
ricostruzione pubblica è quella più indietro, e non solo qui, siamo in
ginocchio per lungaggini burocratiche e troppi ricorsi al
Tar".
A
tutti gli studenti abruzzesi auguriamo di poter al più presto
percorrere e completare il loro percorso di studi in una vera scuola,
all’insegna della qualità dei contenuti e
della sicurezza degli edifici.
Nessun commento:
Posta un commento