Inizia da Bari Amianto: compagno di scuola il viaggio di Stefania Divertito tra le scuole italiane che ancora presentano amianto nella propria struttura. Ce ne sono 2.400: 342mila alunni che lo respirano ogni giorno.
Un viaggio in tutto il Paese per realizzare articoli su queste scuole
e un docu-film d’inchiesta e di denuncia.
Si parte dalla scuola Ranieri della città pugliese che non ha tetti in amianto, ma
che ha respirato la fibra killer per 50 anni, e ancora oggi si trova di
fronte a uno dei siti di interesse nazionale, la Fibronit.
Nicola Brescia è il presidente del comitato Cittadino Fibronit,
nato 15 anni fa, all’indomani della decisione del comune di rendere
edificabile l’area della Fibronit: «Vincemmo noi, e fu una grande
vittoria. Portammo l’allora ministro Nerio Nesi sul palazzo qui davanti,
gli facemmo vedere che l’area era intrisa di amianto, ci disse che non
ne sapeva nulla, che Bari non lo aveva informato, e tornato a Roma
bloccò il piano di edificazione. Adesso il comitato sta seguendo le
sorti della bonifica, e il destino del plesso scolastico. Nei giardini
della scuola, elementare e materna, ci sono centraline che non hanno
rilevato sforamento o presenza anomala di fibre – ci dice, a tratti
sovrastato dai rumori delle auto – ma non ci fidiamo, siamo preoccupati.
In tutto ci sono sette scuole intorno alla fabbrica. Aspettiamo la
bonifica definitiva da oltre 20 anni, e finalmente ora potrebbe essere
la volta buona».
Il video realizzato da Stefania Divertito:
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