Non
basta, certo, perché il malessere delle scuole milanesi è ampio e
diffuso e deriva da decenni di mancate manutenzioni e da numerose
situazioni di edifici
nati negli anno 60 e 70 progettati per durare una trentina d'anni e non
oltre, ma da qualche parte bisogna pur cominciare e qui si è cominciato
senza ombra di dubbio.
Ieri,
in occasione di una commissione consiliare a tema, alla quale
l'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza ha partecipato con
l’assessore all’Educazione
Francesco Cappelli, si è fatto un riepilogo dell'attuale situazione del
patrimonio scolastico della città.
La
prima notizia che l'assessore ha tenuto a dare è relativa al cambio dei
vertici di Settore, avvenuto in seguito all’inchiesta della Procura,
che ai
primi di ottobre aveva fatto luce sul giro di tangenti e appalti
pilotati dall’ex dirigente Mario Luigi Grillone e dai due impiegati
Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, in occasione della quale erano stati
indagati altri quattro dipendenti dei Lavori pubblici
tra cui il direttore dell’edilizia scolastica e quello del settore casa
e demanio (poi ricollocati in altri assessorati, in staff, dove non
avranno rapporti né con le imprese né col pubblico). L'attuale direttore
dell'Edilizia Scolastica è l’ingegnere Aldarese.
Passando
alla situazione scuole, quelle prese in considerazione per
l'abbattimento sono 13: 6 di queste verranno abbattute e non
ricostruite. Le materne
di via Ghini,
via Betti,
via Martinetti e
via Martinelli,
tutte "in gara" e con un costo totale di 2,5 milioni, e le elementari di
via Trilussa e via San Paolino.
In Trilussa verrà mantenuta la palestra, mentre i bambini andranno nel nuovo edificio di
via Satta (riqualificato nel
contesto del progetto europeo di Villa Scheibler), da dove sarà spostato
il centro anziani che ne occupa solo una porzione e che occupa
l'edificio in maniera impropria.
Per
quanto riguarda le materne, si è verificato che non è necessario
ricostruirle in quanto le altre strutture della zona possono assorbire
al meglio le
richieste presenti. Cosa ne sarà delle aree liberate? "Si potrà
valutare dopo i rilievi per le eventuali bonifiche" risponde l'assessore
Rozza spiegando che "intanto togliamo i 'cadaveri' e rendiamo le aree a
verde prato".
Altre
7 scuole saranno invece abbattute e ricostruite: un ampliamento del
precedente piano demolizioni che ne prevedeva solo 4 grazie ai fondi
statali:
"Non usiamo le risorse che arrivano dal governo per ridurre gli
investimenti del Comune - ha sottolineato Rozza - ma in aggiunta". Di
87,4 milioni (di cui 30 fondi del Governo) il programma sui sette
edifici, ovvero le elementari di
via Magreglio,
via Viscontini (demolizione in corso),
via Brocchi, via Pisa
(già demolita), via Puglie e le medie di
via Strozzi
e via Hermada
(in gara, con 46 offerte ammesse alla base di gara e 13 offerte anomale
che sono attualmente in fase di analisi: l'assegnazione dell'appalto
verrà fatta realisticamente per primavera e da lì inizierà l'iter di
abbattimento e successiva ricostruzione).
Tre di queste, Viscontini, Brocchi e Strozzi, saranno ricostruite in legno:
l'iter in fase più avanzata è quello per la scuola di
via Viscontini, per la quale è a gara il progetto preliminare:
"sono già giunte otto offerte" ha spiegato Rozza. "Non vedremo le
realizzazioni sotto questa amministrazione ma alla prossima ma andiamo
avanti con queste soluzioni innovative".
Per quanto riguarda l'edificio di
via Brocchi esiste l'ipotesi
di un "modulo di edilizia scolastica provvisoria", una sorta di scuola
temporanea in area limitrofa che è attualmente in fase di studio e che
potrebbe essere una modalità da utilizzare per
il futuro in situazioni analoghe.
Intanto, dopo il caso della scuola di
via Gattamelata,
arriva anche il piano "anti sfondellamenti", messo in campo dal
Comune per prevenire i rischi di distacchi di intonaco dai soffitti
degli edifici: a 200mila euro stanziati per un piano di indagini sulle
strutture, si potrebbero aggiungere altri fondi
stanziati dal governo che "ha deciso di finanziare anche le indagini
diagnostiche".
Procede anche il piano di rimozione dell'amianto: "L'obiettivo dell'amministrazione è di eliminare l'amianto da tutte le scuole". Dopo il caso di
viale Puglie, l'assessorato ha
presentato un esposto contro l'Ati che ha in appalto i rilievi negli
edifici comunali: "Con l'avvocatura abbiamo presentato un esposto alla
procura e chiesto la rimozione del responsabile
dell'Ati - ha spiegato Rozza - perché ci è stato detto che nella scuola
di via Crespi non c'era amianto e invece lo abbiamo trovato".
ChiamaMilano, 1/12/2015
http://www.chiamamilano.it/
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