il nostro indirizzo di posta elettronica --> unacrepaincomune@gmail.com <-- scriveteci

9 novembre 2012

Profumo: "Il sistema scolastico trovi un equilibrio di qualità"

Ma che vorrà dire il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo quando, in un’intervista al quotidiano la Repubblica pubblicata venerdì 7 novembre 2012, dice: "il sistema scolastico trovi un equilibrio di qualità"?
Ma insomma, i soldi per armare il nostro esercito ed acquistare i famigerati F-35 si trovano. E per mettere in sicurezza le nostre scuole? E per riscaldarle? Attendiamo la legge di stabilità.
Uno stralcio dell'intervista (ci limitiamo alle domande su sicurezza ed edilizia scolastica).

«Dobbiamo individuare le priorità del paese, e la scuola è la priorità. È il miglior investimento sul futuro per costruire un paese più moderno. Ho appena ascoltato il discorso presidenziale di Barack Obama, lo ha detto sette volte: una scuola migliore. La strada è segnata. Le priorità vanno individuate ora, in questo momento di difficoltà»
(…) Ministro Profumo, una scuola di qualità non si può fare al freddo. Alcuni presidenti delle province italiane minacciano di spegnere le caldaie e anticipare le vacanze di Natale ai ragazzi.
«Affronteremo la questione al più presto, ma dobbiamo farlo con serenità e un piano programmatico sul tema scuola. Dobbiamo valutare lo stato generale e far sì che il sistema scolastico trovi un nuovo equilibrio di qualità».
La scuola sarà una priorità per Obama, non sembra per il governo Monti: in Italia subisce tagli come tutto il resto.
«La scuola è una priorità per il governo Monti».
Ministro, lo stato degli edifici scolastici italiani è pessimo, in molti casi rischioso. Una scuola su cinque non è sicura, solo una su quattro ha i certificati in regola, una su dieci denuncia lesioni strutturali.
«La questione è in cima alla mia agenda dai primi giorni di governo e sulla sicurezza in questi undici mesi abbiamo speso un miliardo. Nelle ultime settimane abbiamo sbloccato 116 milioni deliberati dal governo precedente, nell’area del terremoto emiliano ne abbiamo spesi 120 e altri 50 sono arrivati dai comuni».
Antonio Saitta, il presidente della Provincia di Torino e dell’Upi che ha minacciato la chiusura dei riscaldamenti in classe, nei giorni scorsi le aveva scritto: «La mancanza di fondi potrebbe portare a soluzioni drastiche tra cui la chiusura di molte scuole».
«Ho visto il suo rapporto e non ho mai nascosto la situazione: il patrimonio scolastico italiano, in mano ai comuni e alle province, è vetusto. Ora dobbiamo partire con l’anagrafe del sistema edilizio e una programmazione che duri nel tempo».
Lei aveva indicato nella legge di stabilità i modi per trovare fondi per l’edilizia scolastica: il piano dell’innalzamento dell’orario di lavoro degli insegnanti è saltato, quei denari non ci sono più e mancano ancora 183 milioni da girare al Tesoro.
«Della legge di stabilità parlerò alla fine del percorso parlamentare, al massimo domenica» (…)

Nessun commento:

Posta un commento