Da Chiamamilano notiziario 499 del 27-07-2012
Per capire a che punto è la situazione parliamo con il consigliere Marco Cormio, che da sempre si occupa delle questione legate all’edilizia scolastica della città, un patrimonio che conta oltre 500 edifici, tutti piuttosto vetusti e raramente manutenuti in maniera corretta (giusto qualche dato: 99 edifici hanno oltre 60 anni di età, 261 tra 30 e 60 anni,86 sono stati costruiti dopo il 1975).
Un primo cambiamento rispetto alla precedente amministrazione riguarda infatti proprio la manutenzione degli edifici, che è stata completamente riorganizzata: “precedentemente veniva gestita da due Settori Operativi: il Settore Manutenzione, che si occupava di manutenzione periodica e “a guasto” o “a chiamata” e il cui budget 01.07.2009 – 30.06.2011 è stato di 31 milioni di euro, rinnovato per la stessa cifra per il periodo settembre 2011 giugno 2013” spiega Cormio “e il Settore Tecnico Scuole e Strutture Sociali con il Servizio Edilizia Scolastica, che gestiva la manutenzione straordinaria, tramite principalmente appalti tematici dedicati a diverse tipologie di intervento come gli adeguamenti normativi e le emergenze riguardanti ordinanze ASL, Settore che non aveva un budget preciso, ma era legato alle reali disponibilità di bilancio”.
Ora questa distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è stata superata, e con essa la separazione delle competenze, e la gestione degli edifici scolastici è stata affidata ad un unico Settore, così da consentire interventi più tempestivi e realizzati in sinergia.
Se con l’organizzazione precedente si verificavano spesso ritardi nella realizzazione dei lavori (probabile conseguenza di mancata valutazione delle priorità d’intervento), ora è stata introdotta la figura del direttore di zona, un tecnico che dovrebbe fungere da referente per l’imponente e necessario lavoro di check-up anagrafico degli edifici.
Un modo per coordinare l’insieme degli interventi necessari, sia quelli relativi all’adeguamento alle vigenti normative, sia quelli di pura manutenzione ordinaria.
C’è poi tutto il discorso della comunicazione (e spesso mancata informazione) tra uffici e scuole, che è stata per adesso affrontata attraverso incontri periodici con operatori scolastici e rappresentanti dei genitori, sempre zona per zona, “per raccogliere le problematiche da loro esposte e insieme fornire il più rapidamente possibile informazioni sui lavori in essere e programmati e sui tempi di esecuzione”.
Per quanto riguarda gli atti formali relativi all’ultimo periodo, Marco Cormio sottolinea la mozione urgente del 15 marzo 2012, per la richiesta di uno stanziamento straordinario e urgente di fondi per l’edilizia scolastica (è bene far presente che tra il 2003 e il 2011 sono stati spesi dal Comune 450 milioni in manutenzione straordinaria e circa 100 milioni in manutenzione ordinaria); e lo sblocco di 15 milioni di euro fermi dal 2005, “per inerzia amministrativa e progettuale della precedente giunta, per interventi su 90 edifici per il rilascio del CIS (Certificato di Idoneità Statica)”, relativamente ai quali sono in avviamento le gare d’appalto per giungere il più velocemente possibile all’aggiudicazione e recuperare il tempo perso.
Si partirà fin da luglio, cominciando dalle zone 4 e 5.
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