La scuola di via Linneo è in gran parte inagibile dopo una serie di
crolli che si sono verificati negli ultimi mesi. I ragazzi al sindaco:
''Non vogliamo rientrare in una scuola pericolosa''
"Egregio Sindaco Sala, siamo gli studenti
dell'istituto comprensivo Linneo. Vorremmo che lei leggesse la nostra
lettera, perché crediamo molto nelle istituzioni. I nostri genitori ci
dicono che rischiamo di illuderci, che succede che le singole voci
cadano nel vuoto, ma noi vogliamo continuare a pensare che Lei e le
persone che lavorano con Lei abbiano un occhio di riguardo per le nuove
generazioni". Comincia così una lettera aperta consegnata questa mattina
al sindaco dai ragazzi della scuola media "Mameli" di via Linneo 2,
zona Sempione, in gran parte inagibile dopo una serie di crolli che si
sono verificati negli ultimi mesi.
"Ci hanno detto che è pericoloso, così ci hanno diviso e tutte le
attività didattiche sono state interrotte, perché tutti gli spazi utili,
i nostri, quelli del plesso di via Moscati e di via Monviso, sono
utilizzati per accogliere i nostri compagni - continua la lettera - Caro
Sindaco, noi sappiamo che questa è un'emergenza, non ci lamentiamo. Ma
siamo preoccupati, e per questo ci rivolgiamo a lei che dovrebbe aiutare
i nostri genitori a garantire la nostra sicurezza. Anzi, siamo
addirittura impauriti, perché dopo i crolli del controsoffitto della
palestra e dell'intonaco dei corridoi, che potevano farci molto male,
noi non sappiamo cosa può accadere".
Gli studenti hanno incontrato Sala durante un consiglio di zona dei
ragazzi presso il municipio 8 e diverse iniziative di protesta sono
programmate per i prossimi giorni. "Abbiamo bisogno del Suo aiuto: ci
aiuti a far capire a chi non vuole sentirci che non vogliamo rientrare
in una scuola pericolosa, che ci costringe a sobbalzare ad ogni
scricchiolio, a guardare in alto per il timore che qualcosa ci caschi
addosso. Noi vogliamo diventare cittadini responsabili e stiamo
studiando per poter dare un domani il nostro contributo a questa
società. Le chiediamo di darci il buon esempio, di farci vedere
concretamente come si comporta un'amministrazione che ci considera
preziosi, come prezioso dovrebbe essere ogni ragazzo. In fondo Vi
chiediamo solo di poter andare a scuola tranquilli e di poter studiare
in pace".
La situazione di infiltrazioni diffuse e gravi alla scuola Mameli era
nota dal 2015 agli uffici tecnici del Comune, anno di realizzazione di
analisi termografiche che avevano evidenziato lo stato pessimo di
intonaci e murature.
"Nessuna analisi era stata condotta però
sulle palestre, si diceva, in quanto reso impossibile dalla presenza del
controsoffitto che avrebbe dovuto essere smontato. Peccato però che da
quei soffitti si sapeva entrare acqua al punto da evitare di accendere
le luci in palestra, per evitare rischio grill elettrico - spiega
Nathalie Licciardello, uno dei genitori della scuola - In autunno
abbiamo avuto un crollo devastante e ancora non venne eseguita nessuna
rivalutazione dell'edificio. I ragazzi vanno a scuola nonostante altri
micro crolli in classe, attendiamo la bonifica dell'amianto, ma dopo
l'ultimo cedimento a fine aprile la scuola viene chiusa al 70 per cento.
I ragazzi vengono fatti entrare solo al pianterreno che però dopo
altri 15 giorni viene riconosciuto 'a rischio crolli' grazie
alle nuove termografie, finalmente, e vengono eseguiti, all'insaputa
dei genitori, nuovi rattoppi con reti. Insomma si continua ad entrare in
una scuola senza che sia messa, almeno provvisoriamente, in sicurezza
nella sua interezza".
Mercoledì mattina tutti gli alunni e i genitori faranno una
manifestazione davanti alla scuola indossando caschetti anti
infortunistica e sperando nell'arrivo della vicesindaca Anna Scavuzzo,
che ha anche la delega alla scuola.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/05/12/news/milano_scuola-165286572/
Rita Dazzi, 12 maggio 2017
Nessun commento:
Posta un commento