il nostro indirizzo di posta elettronica --> unacrepaincomune@gmail.com <-- scriveteci

12 maggio 2017

Milano, l'appello al sindaco degli studenti della Mameli dopo ennesimo crollo

La scuola di via Linneo è in gran parte inagibile dopo una serie di crolli che si sono verificati negli ultimi mesi. I ragazzi al sindaco: ''Non vogliamo rientrare in una scuola pericolosa''

"Egregio Sindaco Sala, siamo gli studenti dell'istituto comprensivo Linneo. Vorremmo che lei leggesse la nostra lettera, perché crediamo molto nelle istituzioni. I nostri genitori ci dicono che rischiamo di illuderci, che succede che le singole voci cadano nel vuoto, ma noi vogliamo continuare a pensare che Lei e le persone che lavorano con Lei abbiano un occhio di riguardo per le nuove generazioni". Comincia così una lettera aperta consegnata questa mattina al sindaco dai ragazzi della scuola media "Mameli" di via Linneo 2, zona Sempione, in gran parte inagibile dopo una serie di crolli che si sono verificati negli ultimi mesi.
"Ci hanno detto che è pericoloso, così ci hanno diviso e tutte le attività didattiche sono state interrotte, perché tutti gli spazi utili, i nostri, quelli del plesso di via Moscati e di via Monviso, sono utilizzati per accogliere i nostri compagni - continua la lettera - Caro Sindaco, noi sappiamo che questa è un'emergenza, non ci lamentiamo. Ma siamo preoccupati, e per questo ci rivolgiamo a lei che dovrebbe aiutare i nostri genitori a garantire la nostra sicurezza. Anzi, siamo addirittura impauriti, perché dopo i crolli del controsoffitto della palestra e dell'intonaco dei corridoi, che potevano farci molto male, noi non sappiamo cosa può accadere".
Gli studenti hanno incontrato Sala durante un consiglio di zona dei ragazzi presso il municipio 8 e diverse iniziative di protesta sono programmate per i prossimi giorni.  "Abbiamo bisogno del Suo aiuto: ci aiuti a far capire a chi non vuole sentirci che non vogliamo rientrare in una scuola pericolosa, che ci costringe a sobbalzare ad ogni scricchiolio, a guardare in alto per il timore che qualcosa ci caschi addosso. Noi vogliamo diventare cittadini responsabili e stiamo studiando per poter dare un domani il nostro contributo a questa società. Le chiediamo di darci il buon esempio, di farci vedere concretamente come si comporta un'amministrazione che ci considera preziosi, come prezioso dovrebbe essere ogni ragazzo. In fondo Vi chiediamo solo di poter andare a scuola tranquilli e di poter studiare in pace".

La situazione di infiltrazioni diffuse e gravi alla scuola Mameli era nota dal 2015 agli uffici tecnici del Comune, anno di realizzazione di analisi termografiche che avevano evidenziato lo stato pessimo di intonaci e murature. 
"Nessuna analisi era stata condotta però sulle palestre, si diceva, in quanto reso impossibile dalla presenza del controsoffitto che avrebbe dovuto essere smontato. Peccato però che da quei soffitti si sapeva entrare acqua al punto da evitare di accendere le luci in palestra, per evitare rischio grill elettrico - spiega Nathalie Licciardello, uno dei genitori della scuola - In autunno abbiamo avuto un crollo devastante e ancora non venne eseguita nessuna rivalutazione dell'edificio. I ragazzi vanno a scuola nonostante altri micro crolli in classe, attendiamo la bonifica dell'amianto, ma dopo l'ultimo cedimento a fine aprile la scuola viene chiusa al 70 per cento. I ragazzi vengono fatti entrare solo al pianterreno che però  dopo altri 15 giorni viene riconosciuto 'a rischio crolli' grazie alle nuove termografie, finalmente, e vengono eseguiti, all'insaputa dei genitori, nuovi rattoppi con reti. Insomma si continua ad entrare in una scuola senza che sia messa, almeno provvisoriamente, in sicurezza nella sua interezza".
Mercoledì mattina tutti gli alunni e i genitori faranno una manifestazione davanti alla scuola indossando caschetti anti infortunistica e sperando nell'arrivo della vicesindaca Anna Scavuzzo, che ha anche la delega alla scuola.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/05/12/news/milano_scuola-165286572/
Rita Dazzi, 12 maggio 2017

Nessun commento:

Posta un commento