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12 settembre 2011

Mappatura dello stato di salute degli edifici scolastici

UN TAVOLO itinerante in ogni quartiere della città, durante il quale l'assessorato ai Lavori pubblici e quello alla Scuola incontreranno i presidi del territorio e i consiglieri di zona, per farsi guidare in una mappatura dello stato di salute degli edifici scolastici, e capire dove bisogna intervenire.

Lo annuncia il Comune alla vigilia della prima campanella, che vedrà tornare domani sui banchi 440mila studenti di Milano e provincia, in molti casi in strutture che aspettano da anni interventi di manutenzione e ristrutturazione.



«Del vecchio appalto da 30 milioni di euro ne rimangono ancora 5 - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano - per i prossimi interventi dobbiamo ancora capire quanto si potrà spendere, in questa ristrettezza di risorse, ma le case e le scuole restano le nostre priorità».

Le maestre, presidi e gli alunni che si preparano ad affrontare un altro anno nelle stesse condizioni critiche di quelli passati non sono pochi, fra pareti delle aule che si inzuppano appena piove, pavimenti che si allagano, impianti di riscaldamento che funzionano a singhiozzo. «Quelle più malandate, che hanno bisogno di interventi più consistenti, sono circa una trentina», spiega Marco Cormio, consigliere del Pd.

Fra i casi più noti c'è la scuola di via Gentilino, dove lo scorso anno dalle facciate erano caduti cornicioni.
E diversi istituti scuole in zona Niguarda, come quelle di via Goffredo da Bussero, di via Veglia e piazzale Istria.
«Grossi problemi li danno i vecchi prefabbricati leggeri - prosegue Cormio - ma è fondamentale in questo momento un'analisi completa del patrimonio».
E proprio sulla ristrutturazione di una media in vecchio prefabbricato, avviata dalla precedente giunta, si sta scatenando un putiferio.
Nella scuola di via Pisa genitori e insegnanti sono sul piede di guerra perché da domani si tornerà a fare lezione nel bel mezzo di un cantiere, fra ponteggi, ruspe e operai. «I lavori sono stati bloccati per tutti il periodo estivo», protestano i genitori.
E gli insegnanti hanno firmato un documento, consegnato alla preside, in cui dichiarano di non sentirsi sicuri in quello stabile.
Situazione simile nell'elementare di via Ariberto, che si ritrova completamente circondata dalle impalcature.
Un discorso a parte sul fronte di chi tornerà a lezione in strutture con presenza di amianto, per i cui lavori di bonifica Palazzo Marino ha stanziato otto milioni di euro.
I tecnici del Comune quest'estate hanno effettuato campionature in 30 scuole, principalmente elementari e materne, ed entro la fine del mese dovrebbe essere pronta la mappatura completa della fibra killer che andrà rimossa.
Nelle carte dell'Asl - che assicura che di situazioni a rischio gli studenti non ce ne sono - aggiornate al 31 agosto del 2010, si parlava di 51 scuole del territorio milanese con amianto nei pavimenti, nei controsoffitti, nei pavimenti e nelle coibentazioni delle tubature.
Per 12 di queste le operazioni di bonifica e messa in sicurezza sono state completate.
Ma gli istituti scolastici che erano rimasti fuori già dalla prima tornata di interventi erano tanti - come la scuola di via Ugo Betti, dove il materiale fuori legge è stato trovato nelle pareti, o la materna di via San Bernardo da Chiaravalle, che ha amianto nei pavimenti-e le segnalazioni da parte di presidi e genitori aumentano.
t.d.g. - Da La Repubblica Milano del 11 settembre 2011 


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