Si inizia con la Secondaria Pavoni, la media del quartiere Dergano [clicca qui per saperne di più]. Una scuola che ha avuto una serie di concatenazioni sfortunate: dichiarata “amianto free” subisce costosi interventi di ristrutturazione, ma poi si scopre che è inquinata da amianto floccato, e di qui l’evacuazione. Questa scuola serve al quartiere, è assolutamente necessaria, considerato che la nemmeno tanto vicina Maffucci scoppia. Per la Commissione Educazione, presieduta da Christian Cerqua (Forza Italia) e per l’assessore alla partita del Municipio Deborah Giovanati (Milano Popolare Parisi Sindaco), però, non è una priorità, tanto è vero che ci si dimentica di lei nel PTO (Piano triennale delle opere).
E’ una priorità solo per l’assessore alla sicurezza Andrea Pellegrini (Lega Nord), che fa campagna elettorale sulle occupazioni abusive che l’edificio abbandonato subisce. Comodo avere un edificio così sul territorio, quando l’unico argomento è stop all’immigrazione e “mamma li turchi”.
Così, invece di battersi per l’attuazione della bonifica della Pavoni, che è onerosa, purtroppo, ma assolutamente necessaria, e la riapertura della scuola, si farnetica di abbattimento dell’edificio e di ricostruzione, portando un esempio assolutamente a sproposito, quello della media Cassinis di Niguarda, che era un prefabbricato leggero e che pertanto non poteva essere ristrutturato per le sue peculiari caratteristiche costruttive. Per i genitori della Pavoni una doccia fredda: si può ragionevolmente supporre che una scelta come quella dell’abbattimento e della ricostruzione della scuola, costringerà i ragazzi e le ragazzi delle medie alla forzata convivenza, senza palestra, con le elementari per almeno un decennio, ad essere ottimisti.
Non contenti della frattura con i genitori di Dergano, i nostri prodi partono all’attacco della media Verga, quartiere Bicocca [clicca qui per saperne di più]. La scuola è “rea” di aver ospitato il Gruppo Scuola Arcigay, e scrittori come Angela Gambirasio, Pap Khouma, Sumaya Abdel Qader per parlare di discriminazione contro omosessuali, disabili, stranieri e donne.
I nostri prodi chiamano a raccolta tutta la stampa di destra e, sotto titoli pacati e raffinati del genere “I gay fanno lezione di sesso”, mettono sotto accusa le scuole medie pubbliche della estrema periferia del Nord milanese, scuole che già hanno le loro difficoltà, senza bisogno di una mazzata dell’istituzione locale alla vigilia delle iscrizioni.
Per finire il coup de théâtre: una bella delibera [per leggerne il testo clicca qui], che a parole dovrebbe favorire i progetti di educazione alla cittadinanza, in realtà vuole mettere le mani sulla scuola pubblica, violando la sua autonomia e le prerogative costituzionali della libertà di insegnamento.
E qui sono riusciti nell’en plein: hanno fatto imbestialire proprio tutto il mondo della scuola. Il 14 dicembre 2017, giorno di seduta de Municipio 9, in un’aula con un folto pubblico di cittadini, genitori e insegnanti delle scuole del territorio, abbiamo assistito all’ultima farsa. La delibera, al punto 4 dell'ordine del giorno, è stata stralciata perché giudicata non conforme dalla Direzione Generale Municipi. La efficiente consigliera capogruppo Anna Melone aveva chiesto un parere, e il parere è stato netto: la delibera va ad impattare sulla autonomia scolastica. Vanessa Senesi, anche lei consigliera di opposizione del Municipio, ha fatto notare che questa figura meschina avrebbe potuto essere evitata se solo si fosse dato ascolto ai rilievi che erano stati fatti in Commissione dall’opposizione, che aveva fatto un gran lavoro di ricerca in merito.
Nemmeno questa mattina l’ineffabile assessora Deborah Giovanati da’ una spiegazione di questa incredibile brutta figura fatta fare alla Giunta e alla maggioranza del Municipio. E’ troppo impegnata a lagnarsi a gran voce dell’approvazione della legge sul fine vita sul suo profilo facebook.
Intanto le scuole del territorio continueranno a fare come sempre, a rimboccarsi le maniche, a utilizzare le proprie risorse, faticosamente racimolate tra feste, raccolte bollini e donazioni varie, mentre la frattura tra Municipio e scuole del territorio si fa sempre più insanabile, come dimostra l’assenza totale dei dirigenti scolastici e delle P.O. delle scuole materne, nonché dei genitori, dalla Commissione educazione, che nello scorso mandato, per merito di tutti i consiglieri, era stata sempre partecipata e attiva sul territorio.
Ps: nel lasciare via Guerzoni, sede del Municipio 9, i genitori commentavano con sollievo lo stralcio della delibera, un consigliere leghista li ha apostrofati con un “Ma tanto la delibera torna!”. E una mamma di rimbalzo: “Allora torneremo anche noi”.
Antonella Loconsolo