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3 settembre 2014

L'otto per mille per l'edilizia scolastica

Sulla possibilità di destinare l’otto per mille all’edilizia scolastica pubblica abbiamo ricevuto diverse mail che segnalavano l’assenza di una voce specifica nel modello 730-1 redditi 2013.
E’ corretto. Il contribuente che intende destinare l’otto per mille all’edilizia scolastica deve scegliere la destinazione “Stato”.
Fino all’anno scorso erano ammessi alla ripartizione della quota dell'otto per mille a diretta gestione statale esclusivamente gli interventi straordinari per il contrasto alla fame nel mondo, in caso di calamità naturali, per l'assistenza ai rifugiati e per la conservazione dei beni culturali.
Con la legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n.147, art.1, comma 206) è stata aggiunta una quinta categoria beneficiaria, ovvero l’edilizia scolastica pubblica.
Gli interventi per l’edilizia scolastica sono rivolti alla ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica».
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 luglio 2014, ha approvato uno schema di regolamento che modifica ed integra il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998 n.76 (decreto che specifica criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’Irpef devoluta alla diretta gestione statale), adeguandosi a quanto previsto dalla legge di stabilità per il 2014. Lo schema di regolamento dovrà raccogliere i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari di merito.
Per poter accedere ai fondi per l’edilizia scolastica, le amministrazioni comunali devono fare domanda entro il 30 settembre 2014.

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