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7 settembre 2014

La Caracciolo (ovvero la Iseo) vestita di nuovo (di A. Pozzi)

Era una delle scuole della “crepa”, quel gruppo di sei scuole pubbliche di Zona 9 a Milano che all’inizio del 2010 aveva messo in piedi un coordinamento di genitori per smuovere le acque e sensibilizzare l’Amministrazione cittadina sulla realizzazione degli interventi prioritari necessari alla messa in sicurezza di quegli edifici. Da allora di strada ne è stata fatta tanta e la crepa sembra quasi stia per chiudersi. Fuor di metafora, anche la scuola primaria Caracciolo di via Iseo, appartenente all’Istituto omnicomprensivo Don Orione, ha oggi un aspetto ben diverso rispetto a quello degli ultimi anni: come avevamo scritto quando ce ne siamo occupati per la prima volta, le condizioni della scuola erano pessime: infissi in legno allo stato originale, con conseguente rischio di cedimento del vetro (evenienza verificatasi nel corso dell’a.s. 2012-13); abbandono totale del giardino esterno, scalinate pericolanti, ringhiere arrugginite, cornicioni che si staccavano, servizi igienici in pessime condizioni. 
Pochi mesi fa, sul finire dell’anno scolastico, le facciate dell’edificio di via Iseo si sono coperte di ponteggi, e sono partiti i lavori che fanno capo ad uno degli appalti messi a disposizione per le scuole della zona, quello che contempla il rifacimento della copertura e delle facciate. 
E verso la metà d’agosto l’elementare Caracciolo ha sfoggiato il suo vestito nuovo (vedi fotogallery): facciate pulite e ordinate, cornicioni sicuri, serramenti nuovi.
Nel dettaglio, gli interventi realizzati sono stati il rifacimento delle coperture (costato 23.644 euro), quello delle facciate (268.143 euro), e la sostituzione di serramenti e parapetti esterni (169.287 euro), per una spesa totale di 461.074 euro.
C’è ancora del lavoro da fare all’interno della struttura, ma è probabile che si debba attendere un secondo appalto: il meccanismo che regola le ristrutturazioni scolastiche infatti è quello dei bandi aperti che agiscono su varie scuole, non vengono stanziati fondi per i singoli edifici, tanto che l’appalto che ha consentito la riqualificazione della scuola di via Iseo è lo stesso che ha consentito importanti lavori anche sulla scuola elementare di via Da Bussero e su quella di viale Bodio, entrambe facenti parte del coordinamento “Una crepa in Comune”.
Delle scuole del coordinamento, ora manca (oltre ad alcuni lavori in attesa di un secondo giro di appalti) solo la Cassinis, l’unica che non era possibile sistemare e che attende la ricostruzione totale, su modello di quella di piazza Axum, inaugurata a fine 2013 dopo dieci anni dalla delibera che ne decretava l’abbattimento.
E se tutto procede secondo i piani, sembra che non manchi poi tantissimo a “chiudere la crepa”. 

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