Il
22 ottobre 2013 il Consiglio regionale lombardo ha approvato a larga
maggioranza la proposta di atto amministrativo (PDA) relativa agli
interventi a favore del patrimonio scolastico per il triennio 2013-2015.
L’atto si propone di definire i contenuti della programmazione degli
interventi di edilizia scolastica per il triennio indicato individuando
gli obiettivi da perseguire, le aree di intervento strategiche, i
relativi strumenti finanziari con l’obiettivo di sostenere e favorire la
qualificazione e razionalizzazione del patrimonio edilizio.
Trattandosi
di linee guida occorrerà verificare se e quanti fondi verranno
effettivamente stanziati in fase di previsione di bilancio.
Se
diamo un’occhiata alla tabella pubblicata nell’allegato “A” del
documento “Indirizzi per la programmazione degli interventi a favore del
patrimonio scolastico per il triennio 2013/2015” risulta evidente che
gli interventi realizzati negli
ultimi sette anni dalla Regione in materia di edilizia scolastica hanno
fornito solo soluzioni parziali alla necessità di adeguamento e
rinnovamento del patrimonio edilizio. Si è trattato in prevalenza di
interventi volti alla conservazione del patrimonio esistente. Inoltre è
evidente come dal 2011 le risorse si siano ridotte in maniera
significativa.
E’
lo stesso Consiglio Regionale a segnalare che in sette anni sono stati
finanziati 1600 interventi in materia di edilizia scolastica con
investimenti pari a circa 297 milioni di euro. Ma per comprendere il
reale fabbisogno, viene segnalato che nel triennio 2006/2008 sono
pervenute richieste per quasi 2 miliardi di euro.
Pur
se alcuni degli indirizzi per la programmazione degli interventi a
favore del patrimonio scolastico approvati dal Consiglio regionale
lombardo sono sicuramente condivisibili, ad esempio laddove viene
indicata la priorità della bonifica dall’amianto
degli edifici scolastici o l’ammodernamento delle strutture, NON
possiamo fare a meno di segnalare quanto poco convincente sia il forte
coinvolgimento dei privati previsto dal ricorso a strumenti finanziari
come il project finance o la previsione dell’alienazione di edifici pubblici a fondi immobiliari privati.
Inoltre,
NON convince la revisione degli interventi di edilizia all’interno del
piano di revisione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche
poiché siamo assolutamente convinti che gli Istituti con elevati numeri
di studenti siano inadeguati a garantire la qualità dell’offerta
formativa.
Il
testo del PDA n. 6 “Indirizzi per la programmazione degli interventi a
favore del patrimonio scolastico per il triennio 2013/2015”: [clicca qui].
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