Dopo
il crollo della scuola di Ostuni (ma ricordiamo anche i crolli di
Bagheria [clicca qui], Sanremo e Manerbio [clicca qui] per limitarci
alle ultime settimane), la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha
risposto durante il [question time] alla Camera dei Deputati di
mercoledì 15 aprile 2015 ad un’interrogazione parlamentare (M5S) sulla
sicurezza nelle scuole di studenti e docenti.
La registrazione video dell'intervento della Ministra Giannini [clicca qui] (dal minuto 43:26 al minuto 50:26).
Riportiamo dal Sole24Ore del 18 aprile 2015:
Dopo
aver ricordato «la costituzione dell’osservatorio per l’edilizia con
compiti specifici di programmazione» e «l’avvio dell’Anagrafe
dell’edilizia scolastica, che sarà resa pubblica il 22 aprile», il
ministro dell’Istruzione ha snocciolato i numeri delle risorse messe in
campo dall’esecutivo per le scuole belle, nuove e sicure.
«Le azioni già avviate – ha spiegato – si muovono su tre livelli fondamentali: la sicurezza delle scuole, l’adeguamento strutturale e l’abbellimento e l’edificazione di nuovi edifici ove necessario. Nel primo caso abbiamo stanziato finora in tutto 540 milioni che hanno consentito 2.264 interventi già realizzati, di cui 692 di messa in sicurezza e altri 1.636 aggiudicati e da realizzare nei prossimi mesi. All’adeguamento strutturale – ha continuato Giannini – sono riservati 280 milioni effettivi che sono stati programmati per un totale di 17mila interventi nei prossimi 2 anni, incluso questo. Infine, il grande programma di mutui della Bei per un complessivo ammontare di 940 mln e 4mila interventi previsti». Questo «dà la misura dell’intervento imponente del governo a cui si associano – ha aggiunto il ministro – le misure contenute nel Ddl La Buona Scuola, in cui 300 milioni sono utilizzabili per la costruzione di nuove scuole e 40 per il monitoraggio. Mi sembra – ha concluso – un’azione complessiva, strutturale che ci auguriamo potrà evitare episodi come quelli tristemente ricordati».
«Le azioni già avviate – ha spiegato – si muovono su tre livelli fondamentali: la sicurezza delle scuole, l’adeguamento strutturale e l’abbellimento e l’edificazione di nuovi edifici ove necessario. Nel primo caso abbiamo stanziato finora in tutto 540 milioni che hanno consentito 2.264 interventi già realizzati, di cui 692 di messa in sicurezza e altri 1.636 aggiudicati e da realizzare nei prossimi mesi. All’adeguamento strutturale – ha continuato Giannini – sono riservati 280 milioni effettivi che sono stati programmati per un totale di 17mila interventi nei prossimi 2 anni, incluso questo. Infine, il grande programma di mutui della Bei per un complessivo ammontare di 940 mln e 4mila interventi previsti». Questo «dà la misura dell’intervento imponente del governo a cui si associano – ha aggiunto il ministro – le misure contenute nel Ddl La Buona Scuola, in cui 300 milioni sono utilizzabili per la costruzione di nuove scuole e 40 per il monitoraggio. Mi sembra – ha concluso – un’azione complessiva, strutturale che ci auguriamo potrà evitare episodi come quelli tristemente ricordati».
Una
risposta che non ha soddisfatto i deputati di M5S, secondo i quali «di
fronte a una situazione di allarme il governo nel Def prevede di
tagliare da qui al 2020 lo 0,2% del Pil destinato all’istruzione» e «a
fronte di un fabbisogno per l’edilizia scolastica di diversi miliardi di
euro, prevede investimenti per soli 130 milioni nei prossimi 5 anni»
con fondi «che tra l’altro, sono il frutto di provvedimenti di
precedenti governi».
L’utilizzo di gran parte dei fondi previsti [per l’edilizia scolastica] è ancora tutto sulla carta. Tanto per fare un esempio, il “decreto mutui”, già previsto dall’ex ministro Maria Chiara Carrozza e che secondo il Miur permetterà di investire 940 milioni, è arrivato in Gazzetta più o meno un mese fa, ma ancora si attendono i decreti attuativi. Si fa attendere anche il provvedimento per sbloccare i 350 milioni disponibili per le ristrutturazioni energetiche delle scuole, più volte dato per imminente dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, mentre ancor più in ritardo è l’utilizzo dei 300 milioni Inail , previsti da un decreto del “fare” di luglio 2013 e inseriti nel ddl sulla Buona Scuola. Sul fronte del fondi Pon, infine, per la programmazione 2014-2020 le scuole, dice il Miur, possono contare su un budget di 380 milioni. Tutte risorse che, però, sono ancora da programmare.
(Alessia Tripodi, IlSole24Ore, 18 aprile 2015)
L’utilizzo di gran parte dei fondi previsti [per l’edilizia scolastica] è ancora tutto sulla carta. Tanto per fare un esempio, il “decreto mutui”, già previsto dall’ex ministro Maria Chiara Carrozza e che secondo il Miur permetterà di investire 940 milioni, è arrivato in Gazzetta più o meno un mese fa, ma ancora si attendono i decreti attuativi. Si fa attendere anche il provvedimento per sbloccare i 350 milioni disponibili per le ristrutturazioni energetiche delle scuole, più volte dato per imminente dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, mentre ancor più in ritardo è l’utilizzo dei 300 milioni Inail , previsti da un decreto del “fare” di luglio 2013 e inseriti nel ddl sulla Buona Scuola. Sul fronte del fondi Pon, infine, per la programmazione 2014-2020 le scuole, dice il Miur, possono contare su un budget di 380 milioni. Tutte risorse che, però, sono ancora da programmare.
(Alessia Tripodi, IlSole24Ore, 18 aprile 2015)
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