Sulla possibilità di
destinare l’otto per mille all’edilizia scolastica pubblica abbiamo
ricevuto diverse mail che segnalavano l’assenza di una voce specifica nel
modello 730-1 redditi 2013.
E’
corretto. Il contribuente che intende destinare l’otto per mille
all’edilizia scolastica deve scegliere la destinazione “Stato”.
Fino
all’anno scorso erano ammessi alla ripartizione della quota dell'otto
per mille a diretta gestione statale esclusivamente gli interventi
straordinari per il contrasto alla fame nel mondo, in caso di calamità
naturali, per l'assistenza ai rifugiati e per la conservazione dei beni
culturali.
Con
la legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n.147, art.1, comma 206) è stata aggiunta una quinta categoria beneficiaria, ovvero
l’edilizia scolastica pubblica.
Gli
interventi per l’edilizia scolastica sono rivolti alla
ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento
antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà
pubblica adibiti all'istruzione scolastica».
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 luglio 2014,
ha approvato uno schema di regolamento che modifica ed integra il
decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998 n.76 (decreto che
specifica criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto
per mille dell’Irpef devoluta alla diretta gestione statale),
adeguandosi a quanto previsto dalla legge di stabilità per il 2014. Lo
schema di regolamento dovrà raccogliere i pareri del Consiglio di Stato e
delle Commissioni parlamentari di merito.
Per
poter accedere ai fondi per l’edilizia scolastica, le amministrazioni
comunali devono fare domanda entro il 30 settembre 2014.
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