Non migliora la
situazione dell’edilizia scolastica italiana che continua ad essere in
uno stato di permanente emergenza sul fronte degli interventi e della
messa in sicurezza. Oltre il 60% degli edifici scolastici sono stati
costruiti prima del 1974, data dell’entrata in vigore della normativa
antisismica. Il
37,6% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente, il
40% sono prive del certificato di agibilità, il 38,4% si trova in aree a
rischio sismico e il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi.
È
quanto emerge da Ecosistema scuola 2013, il rapporto annuale di
Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di
provincia.
Sono
ancora poche le esperienze modello e gli esempi di un’edilizia sicura e
sostenibile; troppe, invece, le inadeguatezze da fronteggiare che
accomunano il Nord e il Sud del Paese. I dati del
Rapporto confermano lo stallo in cui si trova la qualità del
patrimonio dell’edilizia scolastica italiana, che fatica a migliorare
nonostante gli investimenti siano ripartiti e sembrano essere per la
prima volta più consistenti. Gli unici importanti passi avanti
riguardano la crescente capacità delle amministrazioni di rinnovarsi
nell’ottica della sostenibilità e dell’efficienza energetica soprattutto
quando vengono facilitate le condizioni.
E Milano come sta?
Per
quanto riguarda Milano, la troviamo al 33. posto della graduatoria
delle città capoluogo (la graduatoria è il risultato finale della somma
dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici, le
certificazioni, la manutenzione, i servizi messi a disposizione delle
istituzioni scolastiche, l’avvio di pratiche ecocompatibili,
l’esposizione a fonti di inquinamento ambientale interne ed esterne agli
edifici scolastici e i monitoraggi ambientali). Nel Rapporto 2012 il
capoluogo lombardo era al 42. posto.
La città è inoltre nei lista dei primi dieci Comuni che investono mediamente di più per ciascun edificio scolastico in manutenzione sia straordinaria che ordinaria.
Nella graduatoria delle buone pratiche
la troviamo al 32. posto (i parametri analizzati sono relativi a
disponibilità del servizio di scuolabus, attivazione pedibus,
biblioteche per ragazzi, finanziamenti per attività educative delle
scuole e progetti rivolti agli under 14, sicurezza urbana nelle aree
esterne agli edifici scolastici, mense scolastiche e pasti biologici,
raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole, utilizzo di fonti
d’illuminazione a basso consumo, fonti di energia rinnovabile negli
edifici scolastici).
Segnaliamo in Lombardia la media dei prodotti biologici
nei pasti delle mense scolastiche è del 47,2%, quasi 10 punti sotto la
media nazionale. Bergamo è la città con il dato sul biologico più alto
(80%), Milano con il più basso (15%).
Il testo completo del Rapporto Ecosistema 2013 [clicca qui]
Le
richieste di Legambiente per migliorare le condizioni dell’edilizia
scolastica [clicca qui] (estratto dal Rapporto Ecosistema 2013)
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